Negli anni 2000 le Banche centrali hanno affrontato scenari inattesi e senza precedenti: la crisi finanziaria, quella dei debiti sovrani, la pandemia del Covid. Contrastarne gli effetti negativi sullo sviluppo economico ha richiesto l’adozione di misure di politica monetaria non convenzionali: tassi ufficiali anche inferiori a zero ed enormi immissioni di liquidità sia con finanziamenti a lunghissimo termine che con acquisti di titoli sul mercato secondario. La ripresa successiva alla pandemia, avviata nel corso del 2021, è coincisa però con il ritorno dell’inflazione, situazione aggravata dalla crisi geopolitica in atto. Il superamento del target dell’inflazione al 2% ha richiesto un cambiamento di strategia e nell’ordine BoE, Fed e Bce stanno tracciando il ritorno verso una normalizzazione della propria politica monetaria: abbandono del quantitative easing e graduale rialzo dei tassi ufficiali.
A cura di: Focus, settimanale del Servizio Studi BNL